Vivere in campagna: Elisir di lunga vita! Vero o falso?
La storia insegna che la formazione delle prime città, sia un evento antichissimo, in risposta a comuni esigenze umane, come il favorire le relazioni commerciali e l' offrire protezione dal nemico invasore.
Ma Il sistema sociale moderno non solo non offre più protezione di alcun genere vivendo in città, al contrario espone ad una serie di pericoli o insidie che ignorare potrebbe forse significare accorciare grandemente la lunghezza della propria vita!
Nel medioevo, la tendenza demografica in città era a scadere, (lo sanno in pochi,) a causa dei problemi batterici causati dalla mancanza di igiene ed i contatti frequenti e ravvicinati. Al contrario, erano le zone rurali che supportavano l' aumento demografico delle città con persone nate proprio nelle campagne vicine alle città, che vi si sarebbero trasferite successivamente per trovare condizioni migliori di lavoro. Al giorno d' oggi sono parzialmente superati quei problemi ma non si può dire altrettanto per altri.
Inquinamento alimentare, dell' aria, acqua, radioelettrico e stress sono le principali cause di malattie di chi vive nei grandi centri urbani, ma anche criminalità ed il terrorismo, non rendono la città un ambiente ideale per la propria esistenza.
E in zona rurale?
I vantaggi del trasferirsi in casale o rustico immerso nella natura, sono tanti e sono immediati. Il contatto con il verde riporta l'uomo in uno stato di rilassatezza che lo aiuta a vivere in armonia con ciò che lo circonda. Molti stati di stress e depressione vengono curati con terapie come l' 'ortoterapia' cioè il dedicare tempo alla coltivazione della terra.
Lavorare con le mani oltre che con la mente, rilassa e si trova una nuova serenità ed un proprio equilibrio. Paradossalmente, la libertà da critiche e dai giudizi di una società compressa come quella cittadina, insieme alla distensione interna, aiuta migliorando le relazioni sociali e la voglia di stare con gli altri.
Gli spazi ampi di un casale con la sua terra, l'aria e l'acqua pulite aiutano il corpo a sentirsi bene, la pelle appare migliore, inoltre la coltivazione diretta di ortaggi e frutta porta la persona a nutrirsi in modo molto più sano e consapevole.
I cibi naturali, non dilapidati dei propri principi nutritivi, danno un senso di sazietà diverso o più completo, e non si sentono più gli appetiti compulsivi scatenati dai cibi spazzatura.
I bambini nel verde sono semplicemente felici, è più bello giocare nel prato con il coniglio o il gatto che con la Playstation, essi vivono una dimensione più libera, con spazio vero per correre, piscinetta, altalena ecc., farsi la capanna di frasche o in legno, mille piccoli giochi di fantasia con terra, legno ed ogni cosa disponibile sul posto. Questa è una vita sana sia dal punto di vista fisico che mentale ed alimentare.
Inutile parlare di svantaggi come la ev. solitudine , in Italia non esistono quasi campagne veramente isolate, ma una casa qua ed una... la! Ed è quindi facilissimo, in pochi minuti raggiungere qualsiasi centro abitato. E poi non è comparabile una visita al centro commerciale con una visita nel borgo antico più vicino con ristorantini, atelier e caffetterie nei propri edifici storici!
La depressione era una malattia sconosciuta ai nostri nonni... e ci sono molte ragioni.
La solitudine è una condizione interiore. Ci si può sentire estremamente soli in una grande città a causa dello stress e dei rapporti ridotti al minimo o al futile con la gente, al contrario, poche famiglie con un buon affiatamento possono sentirsi in paradiso con reciproca compagnia, grigliate passeggiate o altre attività costruttive organizzate insieme. Anche un buon bicchiere di vino consumato la notte in veranda (con vista nel verde,) conversando con qualche vicino può essere un momento magico.
La televisione? Non serve proprio! Meglio sicuramente internet, che (nel bene e nel male,) è comunque una porta alla conoscenza ed alla libertà.
Bisogna essere realisti, La vita rurale è veramente più faticosa, ma questa moderata attività fisica, oltre che interessante, è considerata un vero toccasana dai dottori e l' alimentazione del proprio orto (senza chimiche e trattamenti di trasformazione,) è un vero e proprio elisir di lunga vita !
Ma la vita di campagna è veramente questo elisir di felicità e lunga vita?
Le persone intervistate negli anni sessanta, che vivevano in zone rurali , spesso invidiavano gli abitanti di città, "sì dice", per alcune comodità, ma nello specifico le casalinghe sottolineavano il desiderio di mobili innovativi che nelle campagne non si avevano,(le prime cuncine in formica) per l'abbigliamento curato e più attento, e per lo stereotipo che il cittadino sia più pulito e colto. Mentre gli uomini più avanti negli anni ed occupati a soddisfare le reali esigenze delle famiglie generalmente si dichiaravano felici ed appagati, le donne ed i giovani sognavano spesso un mondo un pò diverso.. (Fonte R.A.I istituto Luce.)
Ma ad oggi non è più cosi, la casa in camp. è divenuta di fatto più confortevole ed elegante di quella di città, ed i mezzi di comunicazione (telefono, internet ecc) sono ugualmente disponibili. Gli spazi, come uno studio per la meditazione e letture sono facilmente ricavabili in un grande casale e l'automobile ha del tutto annullato distanze una volta considerate scomode.
Benefici della vita rurale
Gli immobili sono meno cari.
Si spende meno per spese frivole. Ci sono meno possibilità di spendere male i soldi.
C’è più tempo per pensare a quale spesa effettuare.
I divertimenti comportano meno dispendio di denaro: fiere e sagre, ma anche camminate all'aperto, nei boschi, pic nic, o gite nella natura.
I mercati rurali di frutta e verdura sono più abbordabili e i prodotti generalmente più freschi.
In camp. è più facile avere una casa con il romantico caminetto o installare una stufa a legna, che fa comunque risparmiare sui costi del riscaldamento.
La vita è vissuta più lentamente, meno stressante e caotica.
Meno pressione della pubblicità che incita a comprare cose non indispensabili.
Mentalità più semplice e diretta tra vicini e chi vive immerso nel verde .
Possibilità di avere un orto, frutteto e di tenere alcuni animali fino al totale auto sostentamento.
Generalmente c’è più un senso di comunità in zona rurale, quindi sono più favorevoli gli scambi e aiuti.
E bene portare alcune comodità della vita di città anche in camp., ma tra queste sicuramente non figura la televisione. E i telegiornali?
Crediamo ad una alternativa all' emigrazione, che per chi, sia pure con pochi mezzi, vuole rimanere in Italia ed avviare una attività: La microattività coltivando la terra, che non superi gli 8.100 euro l' anno di reddito che significa esente da imposte dirette, per coprire le spese vive come benzina, libri di scuola, abbigliamento ecc, avere una casetta senza mutuo con acqua da pozzo artesiano= no bollette acqua, Riscaldamento com caldaia centralizzata mangiatutto (Pellet legna paglia residui legnosi agricoli ed immondizia) Non attaccatevi al metano che nel nord e come attaccarsi al demonio, a causa delle imposte IVA Accise ecc ed un impianto di energia elettrica solare + fotovoltaico= quasi totale autosufficienza energetica e nessun collegamento fognario perchè tassato. Avere un terreno di almeno un ettaro e mezzo per la micro attività ma anche una COMPLETA autosufficienza alimentare.. che si cumulerebbe a sostentare la famiglia senza essere chiamata "Reddito" e quindi non tassabile. Non dovrebbe mancare neanche un po di vino!
Le eccedenze di produzione possono essere tranquillamente scambiate con altri prodotti di altri agricoltori senza circolazione di denaro ma che pursempre ben soddisfano le esigenze familiari. Nessun viaggio in aereo a New York ma una gita fuori porta al mare anche settimanale sarebbe possibile. Liberi dalle banche e dai debiti, rimanendo a basso reddito, significa evitare le fonti di prelievo (forse anche autolimitandosi nelle spese ma anche nella produzione di inutile reddito da regalare al fisco) Con poco, sì può vivere in Italia, se sì riesce a non rientrare nemmeno nei comuni parametri fiscali e, seppure in modo semplice ma dignitoso sì può campare a lungo in modo sano e forse felice.
L' automobile
A chi ne ha la possibilità, è bene eliminare l'uso della comoda ma dispendiosa automobile, (crediamo che in alcune famiglie sottragga fino a metà del reddito) non spendendo più in carburanti-benzine=tasse, niente bolli e tasse sul passaggio di proprietà, niente assicurazioni obbligatorie, niente revisioni, niente manutenzioni, niente rischi di responsabilità civile per incidente, niente contravvenzioni, niente autovelox, niente fermi amministrativi... tutto solo eliminando l'automobile. Usiamo invece tutti il trattore nel nostro terreno privato che non serve assicurarlo senza dipendenti, alimentandolo con olio di colza, anche se è vietato, perchè consente di evitare il monopolio petrolifero-fiscale dello stato ma è più economico e meno inquinante, mantenendo l' indotto dei meccanici, ricambisti, produttori di macchinari agricoli e produttori di olio ed evitando di regalare soldi alle assicurazioni, ai prodotti petroliferi inzuppati di veleni e di tasse ed altre vessazioni obbligatorie fuori dai confini della propria terra.
Ma quando è bella poi la vita campagnola?
Questa è una domanda solo in apparenza strana, di fatto, ogni bella cosa è apprezzata in modo pieno solo se ne si coltiva il desiderio e le aspettative in anticipo per un ragionevole periodo di tempo.
Un regalo che da mesi sì sogna, sarà molto più gradito di una inaspettata sorpresa.
Insomma, Anche le cose più belle, non necessariamente saranno giustamente apprezzate se non si è veramente preparati e decisi ad accoglierle.
Chi già vive nel verde può forse non rendersi conto del bene che ne trae, forse desidera "la caffetteria in centro"... (ma, uomo campagnolo, ) non ti rendi conto che ti basta vestirti bene ed andarci proprio tu lì, a consumare il tuo buon caffe? Il cittadino dopo il buon caffè non può mica fuggire, invece tu ....!
Allora, quando è veramente la cosa più bella del mondo la vita di campagna?
La risposta:
Quando la si desidera ardentemente!
Quando ci si sarà immaginati immersi in attività legate alla agricoltura... quando si comprende che l' acqua di città è letteralmente contaminata con il cloro,che è cancerogeno associato con altri additivi alimentari e le bottiglie di acqua minerale contengono conservanti, se no diventerebbero verdi lasciate per un anno al sole... Quando si sa che anche il sale è trattato chimicamente, contiene antiagglomeranti e raffinato privandolo di tutti gli altri oligoelementi. Quando si comprende che i nitrati e nitriti presenti in quasi tutti gli affettati sono cancerogeni quanto le scorie nucleari.
Quando si comprende che mangiare prodotti di animali alimentati con scarti industriali invece dell erba, non sarà lo stesso latte e lo stesso formaggio.
Quando si capisce che i telegiornali non informano ma fanno propaganda di regime!
Quando ci si rende pienamente conto che alimentarsi con bevande e cibi industriali, (quelli pieni di grassi idrogenati, conservanti coloranti OGM stabilizzanti sbiancanti nitriti nitrati sapori chimici antiagglomeranti addensanti ecc.) è realmente più pericoloso che fumare un pacchetto di sigarette al giorno!
Abitare immersi nella natura può di fatto essere l' elisir di lunga vita (evitando pesticidi e diserbanti) inoltre rende il fortunato propretario di un immobile, immune dai veleni industriali, dall' aria al cibo, all' acqua e lo protegge dalla ansia di eventuali atti terroristici. La vita rurale può rendere l' uomo, un pensatore libero! Mentalmente libero da propagande e messaggi subliminali della società moderna e quindi più capace di autogestirsi in maniera proficua ed indipendente. la vita di camp. incoraggia il pensiero positivo ed incoraggia più profondi rapporti familiari. I legami affettivi ne giovano. Vale realmente il detto: Mente sana e corpo sano!
Un suggerimento agli gli adulti riferito però ai giovani:
Crediamo che le vecchie barriere di comunicazione siano definitivamente scomparse e le opportunità imprenditoriali non siano inferiori nelle zone rurali piuttosto che in città, ma forse al contrario, come non siamo daccordo sull' idea che il giovane in città abbia più possibilità di relazionarsi.
Noi crediamo che le relazioni cittadine siano utili quanto Facebook, che significa, per nulla , almenochè sì usi reale moderazione non divenendone dipendenti. Avere cura di 200 e più amici su Facebook si è trasformato per molti, da semplice passatempo ad un gravoso impegno che rende vicini alla dipendenza. La stessa cosa sono le mille distrazioni inutili in più, presenti in città!
Esclusi i vantaggi universitari offerti quasi solo in città, il giovane cittadino è impegnato ad relazionarsi tra gli amici del gruppo sportivo o del circolo culturale, o del luogo preferito di frequentazione. Queste sono semplici distrazioni! Occupazione di tempo che assorbe energie altrimenti impiegabili in modo migliore. Il giovane campagnolo ha comunque la sua vita sociale ma si distrarrà quando fisiologicamente ne sentirà reale bisogno, sono già sufficienti i circoli paesani, le feste e sagre, qualche matrimonio e pochi buoni amici per sentirsi bene. Quindi il tempo non impiegato a perdere, potrebbe creare un giovane più sano, equilibrato e deciso. Ben indirizzato per il proprio futuro!
La vita nelle campagne incoraggia il pensiero positivo, per esempio, acquistare un vecchio rustico o casale, potrebbe essere visto negativamente da un investitore cittadino, che considera mutuo e rata per un immobile già pronto, qualcosa d'imprescindibile, mentre il campagnolo considererà il vecchio casale un occasione per personalizzare l' immobile come realmente lo vuole e utilizzerà e per stabilire i propri criteri e gusti di vita come realmente desidera!
I dottori deontologicamente onesti non vendono solo medicinali, ma insegnano che si vive molto più a lungo se ci riposa a sufficienza , se si sta alla larga dall inquinamento, se si fa sufficiente sana attività fisica e soprattutto se si mangia moderatamente e beve (poco) solo prodotti naturali. In una sola parola: campagna!
Sei in pensione? Bene, la vita in campagnola ti permetterà di ottenere proprio il massimo in tutti i sensi.
Sei un imprenditore? Il tuo casale può comodamente essere anche la base della tua attività. Mezzi di spostamento e di comunicazione hanno già praticamente annullato il vantaggio di essere in città.
Se hai il tuo ufficio o bar con clienti che non puoi trasportare con te, non rinunciare alla tua casa nel verde!
Beneficerai comunque di tutto quanto scritto.
Sei un operaio o impiegato?
Stai tranquillo che produrre alimenti BIO e sfruttare una parte del tuo casale come B&B, ha un potenziale di reddito superiore a quello d'impiegato e dà la soddisfazione di produrre qualcosa di tuo ed anche di buono.
Inoltre tanta compagnia proprio dai tuoi clienti affezionati e i tuoi ospiti paganti, che cercano quello che offri loro, o proprio te.. per complimentarsi,.. per ringraziarti,... insieme a mille altre soddisfazioni che non potrai avere se pur volendo, non avrai il coraggio di fare la saggia scelta di vivere in campagna!
P.s. Alcune che consideriamo ottime fonti di informazione sulla salute ben correlate alla vita in campagna:
Paleodieta.it Sito web orientato sulla alimentazione antica con esempi reali delle popolazioni più longeve, con suggerimenti "salvavita" ed implicitamente protesa ad uno stile di vita naturale
Nutrizionenaturale.org Sit web che ben valorizza il grande potere dell'alimentazione del proprio orto, con autorevoli approfondimenti, segnalando i pericoli dell'alimentazione industriale e degli stili di vita moderni.
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